venerdì 27 maggio 2011

Sotto il vulcano...

Questa non e’ stata una buona settimana di ricerca, dato che in tutta una settimana abbiamo fatto un singolo avvistamento, ma la ricerca sul campo e’ fatta anche di questo. Alle volte va bene e altre no; e’ un po’ come tirare un calcio di rigore: o gol o niente. Ma questa settimana ho l’asso nella manica, il vulcano…

La prossima settimana comincia l’arrivo del personale italiano e ci saranno giorni temo frenetici dal punto di vista burocratico organizzativo quindi per questa settimana ho in programma l’ascensione al vulcano Kathala. Le Comore sono un arcipelago di isole vulcaniche, e ci sono su tutta l’isola vulcani oramai inattivi, testimoni del tempo che fu. Tutti sono inattivi tranne uno, e ho scoperto dalle guide che e’ uno dei vulcani attivi piu’ grandi del mondo. Alto oltre 2400 metri e’ un vulcano simile all’Etna: una sorta di pentolone che bolle continuamente e produce materiale lavico senza provocare esplosioni o simili (Luca e’ giusto?).

Quell che invece mi spaventa un po’ e’ il percorso da fare. Per salire fino in cima ci vogliono 7 ore di cammino partendo da un villaggio a circa 400 metri di altitudine e almeno 5 per il ritorno. Significa percorrere un dislivello di circa 2000 metri in giornata; praticamente un massacro, ma ho solo questa occasione per vederlo, poi diventerebbe tutto troppo complicato. Il programma e’ molto semplice: sveglia alle 3:30, partenza in macchina fino al villaggio di M’voni dove si arriva sulle 4:30, da li dopo la preghiera delle 5 si parte in mezzo alla giungla fino alla cima del vulcano.

Sto preparando il mio zaino adesso che e’ pomeriggio, dato che meglio andare a letto molto presto e osservo il vulcano da qui sotto, dalla terrazza. Da qui si vede il confine tra la giungla e l’inizio delle rocce, un po’ come se fosse evidente il limite tra la vita e la morte. Sorrido mentre il sole del tramonto illumina la sommita’del vulcano, dove si puo' vedere battere il cuore di madre terra…

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