lunedì 2 maggio 2011

Scende la pioggia…

La notizia del giorno e’ arrivata anche qui, la cattura e seguente uccisione di Bin Laden. Una notizia come questa di solito arriva in modo eclatante e spesso nei film in un giorno di pioggia incessante elemento che ricorre sempre quando si presenta una scena drammatica con un forte pathos…

Stanotte verso le due sono stato svegliato da un boato; chi mi conosce sa che questo avviene molto raramente data la profondita’ del mio sonno. Fatto sta che il tuono che e’ letteralmente esploso mi ha destato e non mi sono addormentato subito, ma mi sono messo in ascolto in attesa dello scroscio della pioggia. Sono questi spesso momenti piacevoli in cui nel bel mezzo della notte con davanti a te almeno altre 6 ore di sonno la pioggia scende e tu sei all’asciutto. Il temporale e’ cominciato subito forte ma poi d’improvviso e’ cominciato il vento che ha fatto tremare le serrande ( qui non ci sono i vetri)., ma quello che mi ha fatto rannicchiare nel letto e’ stata la pioggia. Non ha prodotto uno scroscio forte, ma un vero e proprio ruggito. L’acqua e’ caduta cosi’ impetuosa quasi che ci fosse qualcuno in alto che tirava ogni singola goccia con la fionda per dargli ancora piu’ potenza. Giuro che una tale violenza non l’avevo mai sentita e mi ha affascinato il modo in cui alcuni rumori della natura ci mettano in allerta attivando ataviche paure. Quella che e’ caduta non era pioggia, era un mare che cadeva sopra di me e finche’ non e’ cessato non sono riuscito a chiudere occhio, ma sono sempre rimasto vigile.

Questo e’ stato l’inizio della giornata e se il buongiorno si vede dal mattino, non era destinata certo a migliorare. La pioggia non ha accennato a smettere praticamente mai ed io in mattinata dovevo fare assolutamente delle commissioni. La prima e’ stata recarsi all’università. Riesco a scroccare un passaggio ma quando arrivo trovo l’addetta ammalata. Vabbe’ mi dico, andiamo alla banca, perche’ devo fare un prelievo, ma la trovo chiusa, decido allora di dare un taglio a tutto questo e sebbene bagnato fino alle ossa mi infilo da Nassib, il miglior pasticciere della citta’ e mi prendo un bel caffe’ con una brioche al cioccolato. Mentre guardo le notizie alla tv ripenso a quello che mi ha detto oggi la mia meta’ del cielo. Hanno ucciso Osama Bin Laden; la tv ne mostra vecchi filmati, l’onnipresente video della caduta delle torri, la gioia di manifestanti in paesi dell’estremo oriente concludendo con la festa degli americani. In queste ultime due immagini c’e’ una tristissima verita’ che colgo da qui con estrema nitidezza; l’uomo e’ l’unica specie animale che conosco che gioisce della morte dei suoi simili, anzi spesso ne programma a tavolino la distruzione; come se avesse insito il gene impazzito dell’autodistruzione. E la definiscono una specie senziente…

Al pomeriggio in teoria dovremmo partire per il villaggio di Itzunzu per un’altra settimana di osservazioni, ma restiamo titubanti fino all’ultimo, dato che la pioggia ci da un attimo di tregua, ma non siamo riusciti a contattare l’associazione che e’ presente in loco e quindi optiamo solo per una visita per accordarci su dove piantare la tenda. Mentre stiamo per partire Artadji mi fa notare una cosa abbastanza importante: se di solito le strade non sono in buone condizioni con il sole figuriamoci con la pioggia. Gia’ mi ricordo il fiume che ha guadato Wesley (il mio indimenticabile guidatore pazzo) e quindi decidiamo di temporeggiare (bevendo spuma) e lasciare che la notti porti almeno la fine della pioggia… Inshallah…

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