domenica 5 giugno 2011

Topi nei muri...

In questi giorni nelle camere vicine alle mie sento sempre un gran trambusto dopo cena, ma dopo circa un’oretta tutto tace nuovamente. Se fossimo in un albergo, il primo pensiero sarebbe quello di qualcuno che si sta divertendo, ma siamo in Africa, in paese musulmano, ma soprattutto siamo in una residenza semideserta, con solo dei professori e il sottoscritto. Non mi pongo molte domande, anche perche’ alzandomi alla mattina sulle 4 per andare in barca, dopo le 21 di solito svengo a letto e il cervello non e’ proprio attivissimo.

Alla mattina quando mi alzo prima dell’alba apro tutte le serrande per far entrare la frescura della sera ma tengo le luci spente, e fare colazione in penombra mi rilassa molto dopo che mi sono svegliato con un secchio di acqua fredda in testa. Ieri mattina mentre guardavo le ultime stelle che stavano sparendo mi sembrava di vedere qualcosa che si muoveva sul cornicione, una piccola ombra che velocemente scompare dentro la grondaia. Li per li’ ho pensato ad un topo, ma non ci ho dato molta importanza.

Al pomeriggio durante una riunione scopro che uno dei professori si e’ trovato i topi in camera che lo hanno morso ben due volte. Adesso capisco cos’era il trambusto. Era la lotta tra il professore e l’ospite inatteso, e quest’ultimo sembra abbia vinto il primo round. Ieri sera prima di dormire ho deciso di fare un’ispezione della camera per vedere se ci sono buchi sospetti e ne ho trovati due. Uno sono riuscito a chiuderlo con degli stracci, mentre il secondo e’ troppo in alto e non ci posso fare niente; spero solo che il topo non gradisca carne italiana…

Quando arriva la sera di solito l’udito si acuisce leggermente, dato che non ci sono piu’ i rumori esterni che fanno da sottofondo, e riusciamo a cogliere suoni che di giorni sono praticamente impercettibili. Mentre ero disteso a letto, ho cominciato a tendere l’orecchio e qui credo che la suggestione abbia fatto la sua parte. Fortuna vuole che il Lariam non mi causa allucinazioni, altrimenti rischiavo di entrare in un trip di allucinazioni tipo “Piramide di Paura” (bellissimo film che vi consiglio).

Mi sentivo un po’ come il protagonista del racconto di H.P. Lovecraft “Topi nei muri” in cui il personaggio lentamente impazzisce per via di una serie di rumori inspiegabili che sente tutte le notti in casa sua e che alla fine scopre essere provocati dai topi nei muri. Ecco io ero nel letto che ascoltavo tutta una serie di piccoli picchiettii, scricchiolii e cercavo di vedere dei movimenti nell’oscurità’, ovviamente senza risultato, finche’ la stanchezza ha avuto la meglio e mi sono addormentato fino alla sveglia.

Dopo l’uscita in barca torno a casa e chiedo al custode se ha sentito che ci sono i topi e se si chiama la disinfestazione. Alla parola “disinfestazione” sul suo volto si e’ stampato un enorme punto interrogativo; gli ho spiegato che sono delle ditte che si occupano di eliminare i topi e allora lui mi ha detto che qui non serve, dato che loro hanno gia’ i disinfestatori naturali: i gatti. Mi ha chiesto se anche in Italia li usiamo. Non ho avuto il coraggio di dirgli che oramai la maggior parte dei gatti  metropolitani nostrani se vede un topo rischia di scappare per la paura…
Ecco il disinfestatore...

2 commenti:

  1. Ti presto la mia gatta....non c'è più un uccellino nel mio giardino.....

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  2. giurami che hai parlato di disinfestazione in Africa...!

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