mercoledì 29 giugno 2011

Partenze... Sara' vero?

Oggi potrei finalmente tornare a casa; dopo una bella doccia e la colazione passo da ritirare il mio biglietto nuovo e devo dirvi che quando esco dall’ufficio con il mio nuovo biglietto in mano mi sento un’altra persona. Passo dall’altra compagnia per ricevere il mio rimborso e poi mi ritiro nel mio albergo, caldo e sicuro rifugio occidentale. Adesso non devo fare altro che aspettare stanotte e poi si parte… spero…

La giornata scorre lenta mentre ripenso a questo posto. Non ho mai visto tanta poverta’ e miseria, che fa male solo a pensarci. Delle vetrate dell’hall dell’albergo puoi vedere la strada dove si affanna un continuo brulicare di persone con qualcosa da vendere in mano, e appena esci dall’albergo ti chiamano per mostrare la loro mercanzia. La poverta’ che ho visto alle Comore e’ comunque dignitosa, e soprattutto non si avverte realmente. Non ci sono persone che fanno la fame e in due mesi ho visto solo due mendicanti. Esiste poi una solidarieta’  tra le persone che consente una vita tranquilla senza problemi reali di denaro.

Il problema e’ che qui non avverto nessuna solidarieta’, e credo che le persone che stanno nelle campagne riescano a cavarsela meglio, dato che possono coltivare la terra e allevare qualche animale, ma qui in citta’ che cosa puoi fare? Ecco il motivo di tanta insicurezza, legata al banditismo e ai furti; alcuni professori mi hanno detto che la gente qui ti puo’ uccidere per pochi euro. Le persone che abitano questo posto che non riescono ad emergere dalla bolla di poverta’ vanno ad ingrossare le file degli accattoni e degli sbandati, una vera e propria popolazione disposta a tutto pur di sopravvivere…

Io sono seduto su un comodo divano al caldo che osservo queste persone senza che possa fare nulla e vi giuro che mi sento male, tanto che non resisto e poco dopo mi alzo e me ne vado in camera. E’ piu’ forte di me, non riesco a vedere quelle facce, non riesco a sostenere il loro sguardo e appena incrocio i loro occhi mi volto dall’altra parte…

Oggi pomeriggio mentre sto aggiornando il blog mi sento tranquillo; ho il mio bel biglietto, check in online effettuato, soldi del rimborso in tasca, transfer pronto e sto sorseggiando un caffe’ quando che succede? Mi arriva un sms dalla mia compagnia di volo di stanotte con questa scritta “Schedale Changed flight: departure 30/06 TNR 03:00”; il mio volo stanotte partira’ in ritardo di due ore! All’inizio penso ad uno scherzo, ma poi mi chiamano dalla reception per avvisarmi. 

Non e’ possibile penso; guardo fuori dalla finestra e mi sembra di sentire come un sordo rumore di dadi all’orizzonte, e la mia partita contro gli dei del Kaos (intesi come il caso) mi vede ancora perdente. Ma perche’ non ha fatto ritardo due giorni fa cosi’ sarei gia’ a casa in questo momento? Qui c’e’ lo zampino della mia baraka, o del karma, o di quello che volete, ma oramai che ci posso fare? 

Purtroppo posso solo aspettare stanotte per prendere quel volo che almeno mi portera’ in Europa. Probabilmente mi daranno una coincidenza a Parigi, ma se anche non dovesse esserci niente non importa perche’ saro’ comunque nel mio continente, dove almeno mi posso muovere senza troppi problemi...

Ho chiuso le valige adesso e mi preparo a prendere il transfer per l'aeroporto. La mia avventura in Africa forse termina qui, oggi, ma mi rimarra sempre dentro, perche' quando ti sei immerso dentro, quando lasci che Lei ti scruti, ti frughi fino nelle tue viscere Lei non ti abbandonera' mai piu'. E' come l'Abisso di Nietzsche; tu guardi dentro l'Abisso e l'Abisso guardera' dentro di te. Ho visto in faccia il Cuore Nero dell'Africa e questo non mi abbandonera' mai piu...

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