giovedì 23 giugno 2011

Sotto questo cielo...

Oggi mentre camminavo lungo il porto mi sono seduto su una panchina di pietra a guardare il blu intenso, pastello del cielo e il turchese dell’oceano. Non so cos accada alle volte alla nostra mente, ma adesso che il mio tempo in Africa sta arrivando al terminami guardo indietro per cercare di riordinare i ricordi.

Il problema e’ che non si presentano mai in ordine cronologico, ma li vedo sempre sparsi e confusi. Si materializzano nella mia mente (se uno legge questo passaggio sono pronto per essere internato…) mentre guardo una pietra lavica, ed ecco apparire il vulcano Karthala, un mattone e ripenso al primo villaggio dove abbiamo dormito, o al forato messo sotto al letto al posto della gamba sfondata…

Accade poi che il flusso e’ inarrestabile, senza nessun tipo di controllo. Tsaramaso, uno dei boss del progetto, mi ha detto che il mal d’Africa alle volte colpisce prima che tu te ne vada. Si manifesta quando capisci che stai per andartene e la terra, l’Africa, lo percepisce e te lo fa sentire…

Sono rimasto per circa un paio d’ore a fissare il sole che tramontava sull’oceano Indiano, guardando le nuvole e le onde. Poi quando l’astro del giorno si e’ immerso ho fatto un profondo respiro alzandomi e guardando l’oceano ho sussurrato “Ah… L’Africa…”

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