martedì 14 giugno 2011

Il Barbiere di Siviglia...

Da qualche anno ho cominciato ad adottare un taglio di capelli radicale, quasi a zero, per diversi motivi e cerchero’ di non utilizzare le mirabolanti e stravaganti tesi di Sinesio come giustificazione. L’autore della Grecia classica, nel suo libro “Elogio delle calvizie”, ritiene che, essendo molti dei canuti, la calvizie fosse un segno di un qualche contatto con il divino. Se poi la persona possedeva una totale assenza di capelli era quanto di piu’ vicino agli dei ci poteva essere.

Tra i motivi di questo mio taglio c’e’ una leggera,e sottolineo leggera, calvizia (bisogna essere onesti), indubbi vantaggi monetari, non andando piu’ dal barbiere ma soprattutto perche’ anch’io voglio essere simile agli dei(nota per gli abitanti di Casa Martucci “SEI FORSE TU UN DIO?”).

La figura del barbiere nel passato era associata a quella del medico, o meglio a quella del “cerusico”. Questa particolare professione si trovava spesso nei campi di battaglia medievali e non solo. Potremmo definirlo una sorta di chirurgo ortopedico del tempo, addetto alle amputazioni, alla cura dei feriti in modo pratico e sbrigativo e ovviamente al taglio dei capelli.

Osservando gli uomini alle Comore ho notato che quasi tutti portano i capelli rasati come me. Io mi sono portato un rasoio elettrico dall’Italia, ma dubito che qui tutti ne possiedano uno. Inoltre non ho mai visto una sola insegna con scritto “Barbiere”, mentre i parrucchieri per signora abbondano. Devo dire che all’inizio non ci badavo molto, ma di recente, in ogni strada che percorrevo ho cercato se tra le insegne sgangherate ed arrugginite ci fosse quella del “cerusico” finche’ l’ho trovato ed era al mercato…

Posto tra una stuoia dove c’era esposta della frutta ed un banco di cineserie assortite noto un gruppo di uomini che a turno si abbassano e quando si rialzano sono rasati a zero. “Ecco il barbiere”, penso, “e avra’ un generatore per far funzionare il rasoio elettrico”, ma avvicinandomi scopro che non e’ niente di cosi’ complicato. Il nostro “Figaro” (il Barbiere di Siviglia) possiede un set di lamette da barba (quelle che si montano sul rasoio monolama) con cui taglia, o meglio, con cui rade a zero i clienti. La pulizia della lametta avviene rigorosamente sui pantaloni o sulla maglietta e l’attrezzo ovviamente non e’ monouso, e quando si sporca di sangue un passaggio sui pantaloni sporchi di fango ed olio per pulirlo e sotto un altro cliente.

In quel momento ho avuto un brivido mentre pensavo alla facilita’ con cui si trasmettono le malattie in questo continente e il mio pensiero va ad uno dei flagelli dei paesi in via di sviluppo, l’ A.I.D.S. (o SIDA se preferite). Mentre sto tornando a casa sto canticchiando una parte dell’opera di Rossini quando leggo l’insegna del “Dipartimento per la Prevenzione e La Lotta all’AIDS” e ho un momento di riso amaro. Figaro qua, Figaro la, Figaro giu...
 

1 commento:

  1. Già che ci sei, osserva i dentisti.
    Altrove li ho visti esporre i denti su un vassoio.
    Ovviamente più ce ne sono e più il dentista è bravo.

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