Questa meravigliosa serie d’opere biografiche di Plutarco, storico greco dell’epoca classica, racconta d’importanti personaggi storici greci e romani. Oggi ho passato una giornata intera con il gruppo di ricercatori che lavorano sulla conservazione della biodiversita’ nell’isola d’Anjuan e ho visto con i miei occhi due diversi mondi, e ho immaginato le vite parallele di due ricercatori che vivono e lavorano in Africa, nello stesso paese ma in due luoghi diversi…
Un ricercatore europeo, magari inglese, si alza alla mattina nella sua casa dove vive assieme a tutti gli altri ricercatori. Si fa una bella doccia (vera, non con i secchi e pure con acqua calda se vuole), e poi in cucina dove si prepara la colazione ai fornelli, beve acqua depurata da un filtro, e se lo desidera prende del latte dal frigo. Dopo aver mangiato prende uno dei mezzi a disposizione (moto, fuoristrada, scooter) e si dirige al centro, dove non c’e’ corrente elettrica, quindi accende il generatore e comincia a lavorare e collegarsi con il mondo grazie alla linea internet wi-ii diffusa in tutti gli uffici. Poi prende la moto o il fuoristrada per andare a vedere il lavoro sul campo e poi torna a casa per cenare assieme agli altri…
Un ricercatore europeo, magari italiano, si alza alla mattina nella sua stanza solitaria e controlla se c’e’ acqua, nel caso si dirige al deposito di acqua piovana e riempie il bidone e poi si fa una doccia fredda; fa colazione con biscotti e qualche succo, aspettando che aprano i bar per un caffe’ e poi comincia a lavorare nella sua stanza senza internet sperando che la corrente ritorni prima dell’esaurimento della batteria del suo portatile e quando esce sul campo usa solo i mezzi locali o si sposta a piedi. Poi, alla fine della giornata, va a mangiare al ristorante e quando torna controlla se c’e’ corrente, e se tutto rimane buio accende una candela e legge qualcosa…
La pubblicita’ parafrasata per l’occasione direbbe che non importa se tu sia inglese o italiano, intanto comincia a fare ricerca. Ogni riferimento a fatti, persone, situazioni e luoghi e’ puramente casuale…
Un ricercatore europeo, magari inglese, si alza alla mattina nella sua casa dove vive assieme a tutti gli altri ricercatori. Si fa una bella doccia (vera, non con i secchi e pure con acqua calda se vuole), e poi in cucina dove si prepara la colazione ai fornelli, beve acqua depurata da un filtro, e se lo desidera prende del latte dal frigo. Dopo aver mangiato prende uno dei mezzi a disposizione (moto, fuoristrada, scooter) e si dirige al centro, dove non c’e’ corrente elettrica, quindi accende il generatore e comincia a lavorare e collegarsi con il mondo grazie alla linea internet wi-ii diffusa in tutti gli uffici. Poi prende la moto o il fuoristrada per andare a vedere il lavoro sul campo e poi torna a casa per cenare assieme agli altri…
Un ricercatore europeo, magari italiano, si alza alla mattina nella sua stanza solitaria e controlla se c’e’ acqua, nel caso si dirige al deposito di acqua piovana e riempie il bidone e poi si fa una doccia fredda; fa colazione con biscotti e qualche succo, aspettando che aprano i bar per un caffe’ e poi comincia a lavorare nella sua stanza senza internet sperando che la corrente ritorni prima dell’esaurimento della batteria del suo portatile e quando esce sul campo usa solo i mezzi locali o si sposta a piedi. Poi, alla fine della giornata, va a mangiare al ristorante e quando torna controlla se c’e’ corrente, e se tutto rimane buio accende una candela e legge qualcosa…
La pubblicita’ parafrasata per l’occasione direbbe che non importa se tu sia inglese o italiano, intanto comincia a fare ricerca. Ogni riferimento a fatti, persone, situazioni e luoghi e’ puramente casuale…
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