giovedì 20 ottobre 2011

Guerriero e Artista

Nella religione induista le persone sono divise in tante caste, che fanno capo a 4 grandi caste. I Bramini o Sacerdoti, i Guerrieri, glii Artigiani e i Sudra o Servi; al di fuori di queste stanno i Dalit, i Paria, o senza casta.

Ogni casta ha una divinita’ patrona ed e’ divisa in due. Come una moneta ha due facce antitetiche, cosi’ una parte rappresenta il sole e l’altra la luna; le due facce della stessa medaglia. Ognuna di queste due parti speculari e’ divisa in tante piccole sottocaste, come le radici di un albero. Ogni radice e’ formata da un gruppo di famiglia, una piccola sottocasta in cui le persone si considerano come fratelli per legami antichi

Oggi ho avuto un privilegio immenso. Il mio amico indiano mi ha raccontato la storia della sua casta, una storia antica come il tempo che non aveva mai raccontato a nessuno. Percio’ mettetevi comodi e preparatevi ad entrare in un mondo fantastico…

Ci fu un tempo in cui uomini e dei camminavano assieme sulla terra e ogni cosa era possibile. Vi era un gruppo d’uomini che apparteneva alla casta dei guerrieri. Il loro nome era Parajya ed’erano fieri e temuti; vivevano di scorrerie nei villaggi e nelle citta’ ricche depredando per distribuire queste ricchezze ai poveri.

Tutto continuo’ per molto tempo finche’ un Re, il cui nome si perde nelle sabbie del tempo, decise che questa casta doveva essere distrutta, eliminata per sempre. Un gruppo di uomini venne inviato presso questo re per cercare di convincerlo a desistere; essi promisero che non avrebbero piu’ commesso atti violenti, ma il re non volle sentire nessuna ragione.

Gli uomini ritornarono dalla loro gente disperati e percio’ decisero di chiedere aiuto agli dei. Si rivolsero’ a Brhama, il creatore il quale non li aiuto’ ma gli consiglio’ di andare da Hingraj la dea patrona degli artigiani. Lei ascolto’ la loro storia e gli disse che c’era un solo modo per sfuggire alla condanna del re ed era quello di cambiare per sempre.

Gli uomini si guardarono e chiesero come e soprattutto cosa avrebbero potuto fare una volta che non sarebbero piu’ stati guerrieri. La dea allora prese un’incudine ed un martello e insegno’ loro l’arte di forgiare i metalli preziosi. Ed essi allora avrebbero preso il nome di “Soni” che significa artigiano e Hingraj divenne la loro patrona. La loro casta divenne ParajyaSoni ed il re fu soddisfatto…

Essi pero’ non cambiarono completamente, infatti in loro rimase per sempre lo spirito guerriero. Essi non temono lo scontro e di fronte ai problemi non arretrano, ma li affrontano a viso aperto senza paura, tanto che ancora adesso nei villaggi ParajyaSoni e’ un nome temuto. Percio’ siate prudenti se avete a che fare con chi e’ ParajyaSoni, Guerriero e Artista…

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