lunedì 24 ottobre 2011

Madagascar … in orario?

Ci siamo, oggi dovrebbe essere il giorno della partenza; dico “dovrebbe” perche’ considerando i ritardi che fa di solito AirMadagascar meglio usare il condizionale. Stamani chiudo tutti i bagagli e mi preparo alla partenza; mi aspettano due giorni di Madagascar ed un incontro con una collega (si, posso proprio dirlo adesso) di dottorato.

Prima di partire e di prendere il taxi per l’aeroporto mi concedo un ultimo passaggio in India per salutare il Mercante di Pietre. Bevo assieme a lui un ottimo caffe’, e poi ci salutiamo con una bella stretta di mano e ricordo bene le sue ultime parole “have a good fight” (abbi una buona lotta); degna del mio amico Guerriero e Artista.

Mi alzo e mi dirigo verso la mia stanza per prendere il taxi e attraverso a piedi per l’ultima volta la citta’ e sento quella strana sensazione che ti prende allo stomaco. Dev’essere il mal d’Africa; il continente sa che me ne sto andando e cerca sempre di richiamarti a se, come una madre.

Arrivo all’aeroporto ed effettuo il check-in senza problemi in pochissimo tempo e l’aereo e’ in orario perfetto. Saluto Artadji con un fortissimo abbraccio e gli  ordino di fare una grande esame finale, perche’ mi piacerebbe vederlo in Italia il prossimo anno.

Si e’ chiuso il cerchio, lui e’ l’ultima persona che saluto alle Comore prima di sbrigare le ultime formalita’ e salire sull’aereo. Osservo il cielo che si sta coprendo di stelle e saluto questa parte d’Africa che mi accolto con gentilezza. Prendo posto e scopro che l’aereo e’ praticamente vuoto e dopo una rapida conta parte; osservo l’orologio e siamo in anticipo di mezz’ora! Non ci posso credere, ma vi giuro che e’ successo; arrivo in albero e dopo una bella doccia calda mi butto tra le braccia di Morfeo…

Piccola nota prima della partenza; giorni fa stavo discutendo di religione, non ricordo bene con chi, ed un vecchio, che ho poi scoperto provenire dal Sud Africa, ascoltava con attenzione quello che dicevo per poi intromettersi nel discorso e dirmi. “Tu sei un’infedele, eppure conosci le nostre usanze e rispetti la nostra religione come un vero musulmano. Forse dio ti tiene in qualche speciale considerazione; percio’, chi sei tu?”. “Bella domanda” ho pensato, perche’ vi confesso che non ho saputo cosa dire, ho solamente sorriso in silenzio…

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