sabato 1 ottobre 2011

Calcetto Balilla...

Oggi sono  andato a mangiare da Nassib ma ho trovato tutti i tavoli occupati e mentre attendevo ho sentito dei rumori metallici familiari e voltato un angolo trovo un nugolo di ragazzi urlanti ed al centro un calcetto balilla. Mi sono avvicinato timidamente e appena mi notano mi chiedo se voglio giocare e non posso che accettare la sfida...

Per chi non lo sapesse il Calcetto Balilla e' un gioco dei nostri "vecchi", chiamato anche biliardino; ma soprattutto e' un gioco di una violenza psicologica inaudita. non esiste la partita amichevole, ogni sfida possiede la vibrante forza agonistica di una finale olimpica, non ci si risparmia in niente. Dopo aver giocato almeno una ventina di partite quando spunta quello che sembra essere "il Ras" del quartiere (per citare un monumentale film con Diego Abatantuono)  un supertamarro con cappello da rapper portato rigorosamente all'indietro, maglietta sgargiante e jeans con cavallo all'altezza delle caviglie, che chiede di sfidarmi in singolar tenzone.

Accetto di buon grado e mentre la battaglia infuria mi accorgo che il mio avversario fa un uso spregiudicato del famigerato "gancio" (doppio tocco con lo stesso uomo, o passaggio e tiro tra due uomini attaccati), tecnica bandita da tutti i calcetti del regno, ma qui siamo in Africa e pertanto sorrido a questa novita' che ammetto, mi spiana la strada verso la vittoria.

Nel frattempo si e' liberato un tavolo e vado a mangiare non prima di ricevere due domande. Un gruppo di ragazzini mi chiede se gli posso insegnare a giocare e devo dire che mi fa sorridere non poco. La seconda me la fa il Ras, chiedendomi se lo volessi sfidare alla Playstation. Ecco, qui ho avvertito il salto generazionale, dato che sono un giocatore vecchio stampo (al massimo gioco un po' a PC) e non ho proprio la passione della consolle pertanto rifiuto e il Ras si allontana scontento, pensando di rifarsi in altro modo...

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