giovedì 27 giugno 2013

Tempo….


L’uscita di oggi e’ stata particolarmente buona e tra poco torneremo in capitale. Il tempo nel villaggio di Ouroveni sembra cristallizzato, tanto scorre lentamente e oggi abbiamo deciso di fare un giro al villaggio vicino; Chindini. Mentre stavo passeggiando sulla battigia, mi sono ricordato della mia prima esperienza in questo villaggio (Vedi qui) in cui abbiamo dormito con una tenda in spiaggia e a come abbiamo trascorso il tempo…

Gia’ il tempo; in questo luogo il tempo sembra non scorrere mai; come scrissi tempo fa “qui tutto ha una dimensione relativa, di assoluto c’e’ solo la miseria” e il trascorrere delle ore e dei giorni non fa eccezione, tanto sembra dilatarsi da sembrare eterno. Mentre in capitale ci sono degli svaghi possibili, qui nei villaggi non c’e’ nulla da fare, le giornate delle persone sono scandite dalle preghiere e dal loro lavoro ogni giorno, in modo quasi inesorabile…

Le donne si ritrovano per preparare il cibo per la famiglia ed e’ un’attivita’ che richiede tutto il giorno: bisogna andare a prendere la legna, preparare il fuoco, pulire il cibo e cucinarlo. Gli uomini invece lavorano tutto il giorno e s’incontrano nella moschea durante le preghiere. Quando non si svolgono queste attivita’ le persone stanno sedute e aspettano, che arrivi qualcuno con cui conversare, che il sole tramonti, che arrivi il richiamo del muezzin per la preghiera, o semplicemente aspettano che il tempo passi.

In tutta questa monotonia ci siamo noi, delle meteore impazzite che spezzano la monotonia delle loro esistenze con le nostre vite stravaganti, il nostro linguaggio, il nostro strano lavoro; noi bianchi diamo una sorta di accelerazione alla loro vita, consci che quando andremo via, la loro ruota della vita rallentera’ improvvisamente.

Mentre pensavo al tempo, ho visto tra le rocce un ammasso di ferro completamente arrugginito, era posto sugli scogli ed era colpito e sommerso ritmicamente dalla risacca; mi dava un senso di ineluttabilita’ che alle volte ti coglie in questi villaggi, cosi’ lontani da noi e dal nostro senso del tempo. Ve lo regalo…



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