sabato 29 giugno 2013

Sicurezza sul lavoro II...


Oggi ci siamo presi una giornata di pausa e mentre stavo passeggiando per la strada, non potevo fare a meno di notare alcuni lavori in corso lungo una grande parete vicino all’universita’ e soprattutto notavo come tutte le leggi sulla sicurezza sono applicate qui alle Comore in modo rigoroso per permettere a tutti i lavoratori di svolgere le loro mansioni senza infortuni o incidenti: leggete qualche esempio…

La squadra lavori deve buttare giu’ un vecchio muretto e costruirne uno nuovo. La prima fase, sapientemente diretta dal capo cantiere (notare: unico comoriano con scarpe anti-infortunistica, caschetto e giubbotto catarifrangente), prevedeva l’abbattimento del vecchio muretto. Ecco arrivare una vecchia, ed arrugginita ruspa, guidata da un minuscolo comoriano in canottiera e infradito che comincia ad abbattere il vecchio muretto.

Appena terminata la prima fase ecco pronta una squadra di decine di uomini che comincia a raccogliere i calcinacci composti di pietre di tagliente pietra lavica, ciascuna pesante almeno cinque chili, chi scalzo, chi in ciabatte di gomma, ovviamente a mani nude e senza nessuna mascherina per la polvere. In pratica un paziente esercito di formiche che riempie sacchi di pietre in mezzo ad una nuvola di polvere…

Comincia poi la terza e ultima fase, la costruzione. Il nostro capo cantiere traccia rigorosamente a occhio e a spanne le dimensioni del muro che dovra’ essere eretto e poi comincia la mescola della malta, rigorosamente a mano. Viene preso un enorme catino dove mettere gli ingredienti e a turno i nostri comoriani si armano di un enorme mestolone e mescolano per evitare che la malta si secchi…

Come potete notare ogni fase aveva delle piccole falle nella sicurezza, chissa’ se siete in grado di capire quali. A breve vi racconto una bella officina meccanica…

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