lunedì 11 giugno 2012

Incontri...

La giornta di ieri e' stata ricca di altri importanti incontri. Ho rivisto il mio studente, Artadji, e ho sentito una tale forza nel suo abbraccio, quasi fossi suo fratello. Si perche' dovete sapere che qui sono parte di una famiglia che mi ha accolto come un figlio. Una volta mi e' stato detto “Ricordati che adesso hai due famiglie, la tua famiglia muzungu in Europa, ma anche la tua famiglia comoriana; quando ritornerai sappi che avrai sempre una casa dove andare, basta che chiami in ogni momento, giorno e notte e noi ci saremo". Essere qui e un po' un ritorno a casa per me e oggi vado a trovare la mamma...

Artadji mi ha detto che era contentissima di rivedere il suo bambino, anche se gli dispiaceva di non potermi vedere tutti i giorni, ma soprattutto ha detto che se dovessi aver bisogno di qualunque cosa, cucinare, le pulizie, lei sarebbe venuta ovunque fossi stato. Resto letteralmente senza parole e mentre parliamo sono di fronte al Karthala, la mia vecchia residenza e la scorgo in lontananza. E' vestita con una delle sue vesti coloratissime, porpora e giallo, su cui risplende la sua pelle color del cuoio.

I suoi occhi neri come la pece guizzano quando mi vede e corro da lei con le mani giunte chiedendo "Mama Quesi?" (mamma mi benedici?), lei prende le mia mani nella sue e senza lasciarle dolcemente mi dice "Mama 'Mbona Baraka"(la mamma ti benedice con la sua baraka). Mi accarezza una guancia e mi chiede "Gaomnunnu?" (Stai bene) sorrido commosso mentre annuisco e le rispondo "Ewua Mama" (Si mamma). Sospiro mentre l'abbraccio e sento di essere tornato a casa...

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