Ci siamo, dopo qualche ritardo l’Africa, la mia Africa, mi ha accolto. Il Mafagascar non lo conosco se non per una permanenza breve e appena salgo in aereo rivedo facce con cui ho maggiore familiarita’ e risentire “Salam Aleykum” mi fa stare bene. Arrivo in un lampo a Moroni ed appena esco dalla carlinga dell’aereo il calore di mamma Africa che ti avvolge, ed e’ un gesto istintivo quello di alzare le braccia al cielo blu pastello quasi fossi un bambino che vuole farsi prendere in braccia dalla propria madre, e a suo modo l’Africa un po’ lo e’, dato che sembra che la nostra madre ancestrale fosse nata qui, milioni di anni fa.
Dopo i controlli un po’ rocamboleschi arriviamo nel negozio del Mercante di Pietre e rivederlo e’ un momento bellissimo. Lo ritrovo in forma e ha sempre quello sguardo intenso e scrutatore. Dopo una piacevole chiacchierata sul tempo che e’ passato, ci accompagna nel nostro alloggio che va oltre ogni mia attesa. Dotato d’ogni comfort occidentale (bagno, frigo, doccia, fornelli, lavatrice) potrebbe diventare una base ideale per piantare qualcosa di buono per il futuro.
Ci sistemiamo e poi ceniamo con calma sotto un cielo stellato che vi ho gia’ raccontato lo scorso anno (Guarda qui), ma che le parole non potranno mai rendere veramente…
Dopo i controlli un po’ rocamboleschi arriviamo nel negozio del Mercante di Pietre e rivederlo e’ un momento bellissimo. Lo ritrovo in forma e ha sempre quello sguardo intenso e scrutatore. Dopo una piacevole chiacchierata sul tempo che e’ passato, ci accompagna nel nostro alloggio che va oltre ogni mia attesa. Dotato d’ogni comfort occidentale (bagno, frigo, doccia, fornelli, lavatrice) potrebbe diventare una base ideale per piantare qualcosa di buono per il futuro.
Ci sistemiamo e poi ceniamo con calma sotto un cielo stellato che vi ho gia’ raccontato lo scorso anno (Guarda qui), ma che le parole non potranno mai rendere veramente…
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