mercoledì 27 giugno 2012

Epidemia...

Epidemia e' una parola greca composta da "epi" e "demos" che significa sopra la gente. Si riferisce comunemente alle malattie con una rapida diffusione. Nel passato ce ne sono state molte che sono cominciate in maniera epidemica per poi diffondersi come vere e proprie pandemie (dal greco "pan" e "demos"  su tutte le persone) incontrollabili.

La storia ci racconta della terribile Morte Nera, l'epidemia di peste bubbonica che esplose verso la meta' del quattordicesimo secolo. Originatasi in Cina si diffuse attraverso i ratti in tutta Europa decimando l'intera popolazione; stime parlano di un numero di morti compreso tra un terzo e la meta' della popolazione. La storia recente ci racconta della grande febbre chiamata la Spagnola che nei primi anni del novecento fece piu' morti della Grande Guerra, con oltre 10 milioni di morti.

Per venire qui alle Comore non ci sono dei vaccini obbligatori da fare  e considerando la vita che faccio non corro grossi rischi, tanto che alle volte ho pensato di fare qualche vaccino superfluo come epatite e tifo, ma alla fine e' stato meglio cosi'. Poco prima della laurea degli studenti sembra che ci siano stati acuni casi di febbre tifoide. Non credo nulla di grave dato che non se ne sente piu' parlare, ma meglio stare sempre all'occhio.

Qeusto mi ha fatto riflettere su quanto poco basti per causare delle malattie e quanto, allo stesso tempo, serva per poter debellarle. La conservazione del cibo, la pulizia, il trattamento dei rifiuti, tutti piccoli accorgimenti che da soli basterebbero per eliminare alcune malattie che in alcuni posti sono oramai dicenute endemiche ("en demios" del popolo) sempre presenti in una determinata area.

Prima di partire Artadji mi ha detto che all'inizio dell'anno si era diffusa una piccola infezione agli occhi tra la popolazione e che sarebbe stato meglio portarsi delle medicine adeguate. Mi hanno fatto notare che sarebbe bastato toccarsi gli occhi solo dopo essersi lavati le mani per ridurre, e di molto il problema. Pochi e piccoli accorgimenti...

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