martedì 19 giugno 2012

Il Dio del Mare...



Oggi e’ stato il primo giorno di uscite qui a Bangua. Abbiamo deciso di aspettare per far calmare il vento e devo dire che stamane sembrava fatta. Abbiamo fatto un giro al porto nel pomeriggio di ieri e le onde erano calate vistosamente cosi’ oggi abbiamo deciso di prendere la barca ma il Dio del Mare spesso inganna i marinai…

In molte culture il dio del mare possiede spesso due facce; un lato benevolo, dispensatore di doni, ed uno violento ed iracondo, portatore di distruzione. Un’antica divinita’ marina, un Dhevi, che un tempo abitava l’Oceano Indiano era Odivaru Ressi. Raffigurato come un grande marlin (pesce spada) era un dio minaccioso a cui venivano offerti sacrifici per rabbonirlo e avere una buona pesca, ma spesso la divinita’ non ascoltava le suppliche e prendeva con se le vite dei naviganti…

Oggi siamo arrivati abbastanza agevolmente alla baia di Itzunzu in attesa dell’arrivo dei delfini quando ho come un sussulto: il vento comincia a salire e le onde in baia crescono; il tutto mi sembra un evidente segnale che indica il rientro immediato. Mentre navighiamo verso casa il mare si ingrossa ma non ho paura, sono con Capitan Washewo, uno tra i pescatori piu’ esperti, ma sento che anche lui non e’ tranquillo, non ride, ma e’ serio e attento, sente che c’e’ pericolo e un’onda che entra in barca e mi lava dalla testa ai piedi lo fa capire anche a me…

Non so se siete mai stati in barca con il mare agitato. Sembra di stare sopra il coperchio di una pentola con l’acqua in ebollizione ed e’ stato allora che ho pensato all’inganno che ci ha giocato il dio del Mare. Odivaru Ressi era in agguato e appena ci siamo distratti ha ingrossato il mare per avere il suo tributo. Nelle leggende e’ spesso raffigurato come un enorme pesce spada che buca e affonda le imbarcazioni. Ma non ha fatto i conti con il mio pescatore. Capitan Washewo, doma le onde, combatte, scoda, si muove come sull’olio, tanto sembra delicato mentre sguscia dal pericoloso abbraccio delle onde finche’ arriviamo al porto. 

Scendo dalla barca e il vento sembra aumentare, producendo fragorose onde che s’infrangono sugli scogli con un boato quasi assordante, tanto forte che mi pare quasi di sentire il ruggito del dio del mare, Odivaru Ressi…

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