mercoledì 4 luglio 2012

Lezioni di comoriano...

Oggi dopo l'uscita in barca, Artadji, anzi, il Dottor Attoumane, e' salito in cattedra e ci ha fatto la prima lezione di comoriano. Il Comoriano e' una lingua che deriva da un mix di Swahili e di Arabo e devo dire che e' veramente difficile con dei suoni per noi difficilmente riproducibili, ma la particolarita' incredibile e' che si e' cominciato a scrivera circa 30 anni orsono, prima la lingua esisteva solo come suono, non come parola scritta, ed in questi anni verranno fissate tutte le regole grammaticali della neo lingua comoriana; infatti al momento non ci sono tutti i termini, ne tutta la grammatica.

Infatti appena comincia la lezione partiamo dalla coniugazione dei verbi e subito ci sono due lezioni per me sconvolgenti. La prima e' che i verbi vengono preceduti da un avverbio di tempo che ne indica il momento in cui si svolge l'azione, e la seconda riguarda l'ausiliare essere; semplicemente non esiste! Si avete letto bene, non si puo' dire in comoriano "Io Sono". Sembra quasi che il senso dell'esistenza non possa essere relegato alla semplice parola, che non si possa dire che qualcuno esista di per se stesso.

Infatti per definire qualcuno, si aggiunge un aggettivo al soggetto senza usare il verbo essere: ovvero per dire "Io sono bello" si dice "Io bello". Abbiamo poi provato a parlare, per quel poco che conoscevamo a Djuma, nostro pescatore, e lui continuva ad usare gli infiniti. Abbiamo chiesto lumi ad Artadji e ci ha risposto che lui parla per infiniti perche' non e' andato a scuola e quindi nessuno gli ha insegnato la grammatica della propria lingua. E' come se in Italia ci fosse qualcuno che parlasse "Io andare a casa". Sono rimasto a bocca aperta...

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