sabato 7 luglio 2012

Gli ultimi saranno i primi ...

Recita il vangelo di Matteo e mi permette di introdurvi una piccola scoperta. Qui in Africa non ho spesso molto tempo per leggere, ma questa volta ho deciso di portarmi un libro molto particolare: “Il banchiere dei poveri”. Una specie di cronistoria romanzata in modo efficace sulla folle idea del microcredito: ma cos’e’ questo microcredito?

Nel suo libro il professor Yunus, tenace e agguerrito professore di economia in Bagladesh, racconta la spietatezza del sistema bancario che concede prestiti solo a chi possiede delle garanzie per poterli ripagare. Il nostro docente invece ebbe un’idea semplice e rivoluzionaria: fornire prestiti (si parla di piccolissime somme di denaro) ai piu’ poveri tra i poveri. Essi infatti non possono risollevarsi solo con la forza delle loro idee, perche’ schiacciati da un sistema bancario da un lato, e da un sistema sociale dall’altro lato, che non consente loro di liberarsi dalla poverta’.

Questi piccoli prestiti sono il modo, la miccia che accende il fuoco del riscatto e permette loro, attraverso le loro idee e la loro iniziativa di intraprendere piccole attivita’ remunerative che consentono loro di risollevarsi e di ripagare il prestito completamente nel 97% dei casi. La Banca Grameen, fondata da Yunus nel 1977, ha contribuito a risollevare dalla poverta’ piu’ di 10 milione di persone solo in Bangladesh. La battaglia contro la poverta’ e’ solo all’inizio ma leggendo questo libro ho capito una cosa: probabilmente se il mondo occidentale, che da solo usa il 94% delle ricchezze del pianeta nonostante ne rappresenti solo il 40%, avesse la volonta’ di sconfiggere la poverta’ la lotta sarebbe stata vinta anni fa…

Questo libro mi richiama anche un’altra storia che riguarda i poveri: Il “Barefoot College” di Bunker Roy. Questo eccentrico, e per certi versi pazzo, indiano ha fondato questa particolare universita’ solo per i piu’ poveri; non vi racconto di piu’ ma vi rimando alla presentazione che fece circa un anno fa.
Guarda qui!

Entrambe queste persone lottano contro un sistema che esclude completamente gli ultimi della terra. E’ una lotta folle, quasi fossero Don Chisciotte contro i mulini a vento eppure lentamente stanno facendo qualcosa; come direbbe Ghandi “sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”. Ma c’e’ un’altra frase del Mahatma che che puo’ riassumere queste due storie.

“All’inizio ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono e alla fine vinci”

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