mercoledì 11 luglio 2012

Il Fratello della Zia di mio Cugino…

Una cosa ho capito qui alle Comore; se vuoi ricostruire le parentele devi munirti di pazienza, carta, penna e potrebbero esserti utili le conoscenze di matematica superiore, tanto sono complesse le relazioni familiari, dato che nella stessa casa ci possono essere due padri, un numero imprecisato di madri, sorelle e fratelli, che comporta un numero di zii e cugini che sfiora il numero dei granelli della sabbia del deserto, percio’ mi sono armato di pazienza e ho chiesto lumi ad Artadji…

Il concetto di base e’ che tutti quelli che vivono nella stessa casa formano una famiglia e considerando che e’ il marito che va a vivere nella famiglia della sposa la cosa si complica. Cominciamo con la famiglia base, ovvero un solo padre, il quale puo’ prendere fino a 4 mogli; che saranno quindi tutte mamme per un ragazzo cresciuto in quella casa e quindi ci saranno un numero imprecisato di fratelli e sorelle. Capite bene che con 4 mogli il numero delle zie e cugini aumenta a dismisura.

Passiamo poi alla famiglia allargata. Nella stessa casa ci sono due sorelle, con i loro rispettivi mariti. I figli si riferiscono alla zia e allo zio (rispettivamente sorella e relativo consorte della loro mamma biologica) come mamma e papa’ in ogni caso, e ai figli di questa coppia non come cugini ma sempre come fratelli. E’ come se esista una grandissima fratellanza che accomuna tutti, che va oltre il legame del sangue. E’ una delle parti che compongono questo enorme salvagente sociale che esiste in questa parte di Africa, ma che alle volte ti tiene stretto e non ti fa andare via.

Una piccola curiosita’. In ogni casa, il primo figlio maschio, indipendentemente dall’eta’ che ha, deve essere rispettato da tutte le sorelle presenti anche se piu’ vecchie di lui. Ad esempio Artadji mi ha detto che se sua sorella maggiore vuole andare in qualche posto o fare qualcosa deve prima chiedere a lui il permesso e se lui non e’ d’accordo non se ne fa niente. In assenza del padre poi, il primo figlio maschio e’ il capofamiglia a tutti gli effetti ed e’ il vero signore della casa, dato che non si fa niente senza che lui non dia il suo assenso, dall’accensione del generatore per la corrente, all’uso della macchina e via dicendo.

Ripensavo con un sorriso alle conquiste dei paesi nordici sui diritti civili, alla parita’ tra i sessi e come applicarle qui…

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