domenica 25 settembre 2011

Effimere...

Domenica, giorno di “tempo fermo” qui in Africa. In questi giorni guardo spesso le nuvole in cielo o mi soffermo sulle onde dell’Oceano Indiano mentre si infrangono con fragore sugli scogli, ma piu’ di ogni altra cosa in questi giorni apprezzo il silenzio.

La residenza oggi e’ completamente vuota, il guardiano arriverà solo dopo le 22 per chiudere il portone. Me ne sono rimasto tutto il giorno a leggere, a scrivere e soprattutto a riflettere su tante cose della vita dato che spesso in Europa non ne ho mai il tempo. Quando il sole comincio’ a scendere dentro all’oceano si accese il bagliore dei lampioni che mi mostro’ l’incredibile, seppur spietato, spettacolo della natura…

Decine di insetti volano attorno alla luce; all’inizio pensai fossero falene, ma poi guardando con attenzione vidi che erano formiche con le ali e credo fossero tutti i maschi. Le femmine riproduttive e i maschi in determinate stagioni sciamano ed effettuano il loro volo nuziale per accoppiarsi. Le femmine poi perdono le ali e vanno a formare una nuova colonia, mentre per i maschi c’e’ solo la morte; si dice infatti che siano attratti dalla luce morente del sole mentre qui volavano incessantemente vicino alla luce, mentre per terra gia' vedevo delle ali e le formiche oramai esauste facile preda di altri insetti o dei geki.

Prima di andare a dormire controllai nuovamente la luce e non vidi nulla, se non un tappeto di ali per terra, ma dei corpi delle formiche nessuna traccia. Della loro individualita non rimaneva che la cosa che in certo senso li condanna alla morte. Gia’ perche’ questi individui possono accoppiarsi, quindi biologicamente parlando, sono i candidati alla continuazione della specie, coloro che completano tutto il ciclo biologico ma poi di loro cosa resta? Un’esistenza che culmina in un solo momento rapido ed effimero, e poi niente piu’ che una luccicante distesa di ali…


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