martedì 20 settembre 2011

Grattugia, grattacasa, grattachecca e gratta e vinci...

Con questo titolo cosi’ strampalato ho voluto fare un omaggio ad Alessandro Manzoni e ai suoi Promessi Sposi densi di allitterazioni. Questa figura retorica, che devo confessarvi mi piace assai, si trova in quelle frasi che possiedono due o più parole in serie che cominciano con lo stesso gruppo sonoro: celebri nel romanzo manzoniano sono le frasi “Seduto Sul Suo Seggiolone” o “Carneade, Chi era Costui?”.

La grattugia e’ uno degli utensili adoperati in cucina, per grattugiare appunto il grana (sentite l’allitterazione come sfrigola in bocca, quasi accompagna l’acquolina mentre sale) e la “grattacasa” e’ la sua variante in dialetto veneziano. La “grattachecca” (aggiungerei di Sora Maria) e’ salita recentemente alla ribalta, inserita in una delle domande del test nazionale di ammissione all’università e’ un particolare tipo di granita. Bene, qui alle Comore nessuna di queste tre cose e’ arrivata, mentre un enorme cartellone vicino alla residenza universitaria annuncia l’arrivo del Gratta e Vinci…



All’inizio, quando l’ho visto, confesso che pensavo di aver letto male, ed invece era proprio vero. Il governo ha ben deciso di alleviare le sofferenze dei suoi cittadini non fornendo infrastrutture durature, un piano per gli alloggi o altro. Ha usato l’ottima, e mi pare molto italiana, arte delle false speranze. In pratica, ti offro un futuro ipotetico in cui diventerai ricco e non avrai più problemi, non ti dico quando però; tu intanto comincia a comprare e a grattare e poi vediamo che succede. Guarda caso anche in Italia, con la crisi economica, i giochi di questo tipo hanno avuto un rapidissimo incremento; che stiano copiando il nostro modello di sviluppo? Forse sarà meglio che li avvisi in tempo prima che passino al “Bunga Bunga” anche qui…

Finisco con una considerazione. In questo periodo di crisi, sui nostri teleschermi e’ passata una pubblicità sul gioco d’azzardo “responsabile” (un’emerita minchiata e passatemi il francesismo) che trovo doppiamente inopportuna. Il primo motivo e’ che piuttosto di pensare a manovre per aiutare il paese posso perdere del tempo e offrire una visione positiva del gioco d’azzardo, a patto di essere maggiorenni e di praticarlo con moderazione. Il secondo motivo riguarda la situazione che viene rappresentata. Nello spot si vede un ragazzo che riceve delle raccomandazioni da suo padre, sull’importanza della “prima volta” non specificando subito che si tratta di scommesse. Sembravano le raccomandazioni che davano i padri ai figli prima di andare in un bordello a perdere la verginità; un salto indietro di almeno 60 anni che non merita commenti. Dal medioevo italiano passo e chiudo…

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