lunedì 29 agosto 2011

8 sommerzeist 3094 d.S. / 2547 F.I.


8 sommerzeist 3094 d.S. / 2547 F.I.

Siamo sbucati in una stanza che sembra essere un soggiorno in cui il freddo e’ quasi costante. Il silenzio e’ assoluto e la cosa piu’ terribile e’ che il minimo rumore ci da fastidio e quasi ci irrita. La stanza da all’esterno con una finestra verso Delbertz e questo e’ un bene; l’unico problema e’ che non e’ la delbertz che noi conosciamo, ma quella di almeno 150 anni fa; siamo sbucati nel passato. Siamo usciti per la strada ma la nebbia che tutto avvolge, anche le rade figure che si muovono per la strada sfuggono al contatto e a noi resta la terribile sensazione di perdere ogni forma di orientamento. A Fatica ritroviamo la finestra e decidiamo quindi di procedere alla sua esplorazione; dopo una rapida occhiata ecco riapparire il nostro cultista traditore, impazzito ed invecchiato. Riusciamo ad immobilizzarlo e devo parlare come prima non avevo mai parlato “IO SONO TZENETCH, MIO FEDELE SERVITORE” le parole che ho utilizzato risuonano ancora nella mia mente, per non parlare degli sguardi impauriti dei miei compagni. La cosa terribile e direi piacevole e’ che alla fine ho chiesto con non curanza di ucciderlo… a sangue freddo! Nessuno si e’ opposto e lui si e’ lasciato uccidere come un agnello sacrificale; l’ho sgozzato come un maiale e non ho sentito niente, ne paura, ne orrore, niente. Dopo questo intermezzo forse abbiamo deciso che se non volevamo impazzire dovevamo andarcene e tornare indietro attraverso il passaggio, ma con orrore al posto della cantina ci aspetta una stanza di pietra. Quindi in un modo o nell’altro bisognava uccidere l’orrore che abita questa casa mentre un senso di freddo ci accompagna costantemente…

Nessun commento:

Posta un commento