giovedì 30 maggio 2013

Arrivo a meta'...


Il taxi per l’aeroporto arriva in orario perfetto e il guidatore, fratello di Nelson, ci dice una cosa che mi lascia un po’ perplesso, quasi un segno che qualcosa d’irreparabile stesse per accadere, mi fa presente che un orario stabilito in Africa viene sempre rispettato; la prendo per una battuta di spirito, ma forse avrei dovuto interpretare meglio i segni che il cielo mi aveva inviato…

Il volo Precision Air (un nome, un programma) parte con una buona ora di ritardo e dopo un volo con qualche sobbalzo dovuto a vento forte in pista, atterriamo. Il visto viene fatto con estrema lentezza per una ragione molto semplice. Sembra che qualche settimana fa alcuni mercenari provenienti dalla Tanzania, stessero organizzandosi per uccidere l’attuale presidente delle Comore e compiere un colpo di stato. Poco prima della sua attuazione una soffiata ha permesso l’arresto di questo commando assieme ai vari fiancheggiatori e ideatori. Inoltre pare che ci siano anche alcuni europei coinvolti, per cui il binomio Europeo-Tanzania non e’ proprio l’ambo vincente alla tombola…

Dopo una buona mezz’ora ci danno il visto, ma le sorprese non sono finite, la ciliegina si presenta al recupero bagagli, dove vediamo il nastro fermo e nessuna valigia. Chiediamo spiegazioni e ci dicono che c’e’ stato un problema (pero’, non me ne ero accorto da solo): una settimana fa alcuni militari prendendo l’aereo hanno riempito la stiva con le loro valigie lasciando quindi a terra molti bagagli dei civili. Si e’ pertanto un effetto ritardo tale per cui i bagagli che sono giunti con il nostro volo di Giovedi’ in realta’ appartengono alle persone partite sabato, per cui non possiamo fare altro che fare denuncia di ritardo e andare verso casa con le pive nel sacco…

Nessun commento:

Posta un commento